Ensemble Amarcanto
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L’Arte dell’incontro
Non c’è allegria senza un pizzico di tristezza, dice Vinicius de Moraes. La tristezza della poesia, la malinconia di una donna, la lacrima di una verità. L’eco della comunione con la bellezza, che addomestica e che chiede una piccola lacrima, una piccola “tristezza”. “La vita, amico, è l’arte dell’incontro”. E’ l’incontro con quelle folate di vita che infiammano l’anima, che portano in noi allegria e tristezza (la tristezza che “porta sempre dentro una speranza: di non essere più tristi, un giorno”, ossia l’anelito all’ allegria dell’eternità). Il nostro spettacolo è una storia di incontri così.
Raccontiamo innanzitutto del nostro incontro con la musica e con l’arte. Raccontiamo, nella musica, l’incontro con delle figure umane: le mani di una madre, l’ardore di una donna , la vita di un’amica. Raccontiamo di noi, del nostro viaggio alla ricerca di una casa e della nostra voglia di partire verso nuove mete . Raccontiamo dell’incontro con Dio che si è fatto uomo per incontrarci e insegnarci l’arte dell’incontro (i canti di Natale, i canti alla Vergine). Raccontiamo il nostro bisogno -come dice la Volpe al Piccolo principe- di farci addomesticare (Oracion del remanso).
Raccontiamo, quindi, di come l’incontro con queste canzoni sia il disegno silenzioso della nostra vita.
Samba da bênção
Vinicius de Moraes, Baden Powell (Brasile)
Como pajaros en el aire
Peteco Carabajal (Argentina)
Le mani di mia madre sembrano uccelli nel cielo. Storie di cucina, nelle sue ali ferite dalla fame. Le mani di mia madre sanno cosa occorre al mattino, quando impasta la vita -forni di fango, pane di speranza. Brucia la legna, farina e fango, e il quotidiano diventa magico.
Aspetto il mattino
Daniele Donati
E amo la notte dei gatti randagi, di quelli che stanno e non tornano mai. E amo la notte, la notte bruciata: notte d’agosto, lontano oramai. E amo la notte dei gatti furiosi, di quelli che vanno e non tornano mai. E amo la notte, la notte rubata: notte d’inverno che aspetta il tranvai.
Magnificat
Alejandro Mayol (Argentina)
Il viaggio
Claudio Chieffo
Quando prendemmo il mare ero felice davvero. Ti svelai tutto quello che tu già sapevi: la mia vita di prima, la voglia di cambiare, e anche il nome di lei, che tenevo segreto. Tu ascoltavi tutti parlare, poi ci parlasti di te. Di quel mondo lontano lontano, lontano ma vero.
La leggenda delle due sorelle
Angelo Casali
Due sorelle vivevano nella casa grande, ma una sola aveva un figlio vicino: l’altra solo ricordi, lontani come stelle. Una era saggia una era pazza, ma nell’aspetto gemelle.
Virgencita del Chapi
canto popolare (Perù)
Cos’altro potrei offrirti, Madre benedetta? Sono così povero. Altro non ho che i miei versi -ecco tutto il mio tesoro- e a te io li offro, perché sei la mia piccola Vergine del Chapi.
Festa da penha
Cartola, Asobart (Brasile)
Qualcuno mi presta una camicia, un vestito dimesso? Oggi è domenica e devo andare alla festa. Porterò dei soldi per comprare delle candele di cera. Voglio portare dei fiori alla Santa Patrona. Solo… non salirò la scalinata in ginocchio, per non sporcare il vestito.
Mãe de Deus das Candeias
Gilberto Gil (Brasile)
La vostra acqua è tanto santa che rischiara la nostra vita, e lava tutte le colpe, Madre di Dio di Candeias. Maria, sei la nostra allegria, sei la stella del mare che ci illumina, che ci guida.
Anna
Bruno Sacchini, Emanuela Ricci
Anna piena di grazia, in caccia di Dio, Anna. Anna, lo scintillio: dov’è l’abbagliante esistenza che sognavi tanto? Anna l’energica, Anna del tuo donare.
Gloria
dalla Missa Luba (Congo)
La peregrinación
Felix Lúna, Ariel Ramirez (Argentina)
Fiore del campo, garofano dell’aria, se nessuno ti ospita dove potrai nascere? Dove potrai nascere, fiore appena sbocciato, colomba impaurita, grillo senza sonno?
El Noi de la Mare
canto popolare (Catalogna)
Cosa porteremo al Figlio della Vergine? Cosa Gli porteremo per farlo contento? Gli porteremo pani e fichi, noci e olive, gli porteremo miele e formaggio…
Oración del remanso
Jorge Fandermole (Argentina)
La mia pelle ha il colore del fiume, ed è la sua voce che nel mio canto continuo: la voce dell’acqua mansueta e della sua soave danza nel cuore. Cristo delle reti, non ci abbandonare.
Virgencita de Caacupé
Federico Riera (Paraguay)
Come in un mistero di leggenda sacra di un tempo remoto che non può tornare, evoco la tua immagine, che è della mia stessa razza, piccola Vergine india di Caacupè.
Samba da bênção – O que é, o que é
Vinicius de Moraes, Baden Powell – Luiz Gonzaga (Brasile)
Vivere è non avere vergogna di essere felici. Cantare la bellezza di essere un eterno apprendista. La vita, lo so, dovrebbe essere molto migliore, e lo sarà. Ma questo non mi impedisce di dire che è bella, è bella, è bella!