Sant’Agostino, pur essendo uomo del mondo ancora romano, rappresenta in modo speciale l’uomo moderno. Egli ci mostra e ci racconta la nostra stessa angoscia e il nostro travaglio quando proviamo seriamente a rispondere alle grandi domande sulla verità e sul senso della vita; e anche il dolore per le debolezze e le sconfitte che tutti patiamo lungo il cammino di questa ricerca. Soprattutto, seguendo la sua storia, possiamo renderci conto che l’inquietudine che tutti proviamo non è una maledizione da evitare, ma è l’espressione del nostro umano più vero, il segno di un desiderio che definisce la nostra natura di uomini. E come lui, possiamo decidere di accettarne la sfida: senza seguire questo desiderio nulla potrà darci vera soddisfazione; senza ridestare questo amore a sé nessuna esperienza potrà renderci veramente felici.
Ma un c’è altro aspetto nella conversione di Sant’Agostino che dice dell’interesse che la sua storia ha per per noi uomini di oggi. Pur deluso per come si svolge la propria vita, egli è infatti incapace – da solo – di abbandonarsi completamente al fascino che l’ha colpito nel cristianesimo. Non la sua intelligenza e la sua sapienza, neanche la sua serietà e i suoi stessi sforzi di buona volontà possono vincere la sua paura di affidarsi completamente a Dio. Deve accadere qualcosa di estraneo a lui stesso perché possa prendere quell’ultima decisione. Qualcosa di inaspettato – che sia un vento o una voce sconosciuta o invece un amico o una persona incontrata per caso – con cui, indipendentemente dalle nostre capacità e dalla nostra stessa storia, Dio accade davanti a noi; “un fiore di grazia al limitare estremo della ragione”, un incontro reale, e anche fisico, come è sempre il cristianesimo.
Ciò che questa mostra racconta è dunque il cuore di un uomo davvero moderno nel quale possiamo facilmente ritrovare gli stessi caratteri del nostro. E i caratteri del cristianesimo stesso; non come dottrina, ma come un amore che in un modo sempre eccezionale e imprevedibile incontra questo nostro cuore che cerca.