Appunti e materiali per un lavoro culturale.

Natalità e accoglienza

L’ evento

Martedì 25 febbraio, ore 21:15
Sala Manzoni, via IV Novembre 37, Rimini

Natalità e accoglienza.
Per un futuro di speranza.

Partecipano

Gian Carlo Blangiardo
Professore di Demografia, Università Milano Bicocca

Marco Mazzi
Famiglie per l’Accoglienza

Alberto Pellai
Psicoterapeuta, scrittore e saggista

Promosso da
Il Portico del Vasaio, Famiglie per l’Accoglienza, Consultorio Familiare Ucipem, Forum delle Famiglie

Partner
Fondazione Gigi Tadei, Riviera Banca


Presentazione

In un tempo in cui il declino demografico non è solo un dato statistico, ma un segno di una società che ha smarrito la fiducia nel futuro, è urgente fermarsi e riflettere.
È urgente fermarsi a riflettere, in particolare per l’emergere di alcuni fenomeni. Si pensi alle generazioni che dichiarano che avere figli non è una priorità, oppure perfino al crescere di modelli di vita come quello delle coppie DINK (double income, no kids – doppio stipendio nessun figlio).

La natalità non è solo una questione economica o sociale, ma, come ha affermato Papa Francesco: “La nascita dei figli è l’indicatore principale per misurare la speranza di un popolo”.
Il nostro presente è segnato da un insieme di paure – dall’instabilità geopolitica alla precarietà economica – che, senza una speranza, soffocano i desideri e trasformano la vita in un affanno solitario. Dietro queste difficoltà, si nasconde una crisi di generatività che mina non solo la capacità di fare figli, ma anche quella di immaginare e costruire un futuro comune. “Non possiamo accettare che la nostra società smetta di essere generativa e degeneri nella tristezza”, ha sempre dichiarato Papa Francesco.

A partire da queste riflessioni l’incontro si propone di approfondire le cause profonde della denatalità, andando oltre risposte come “fare figli costa troppo”. Cosa si è rotto nella nostra società? E come possiamo recuperare una speranza che non sia sterile ottimismo, ma una virtù concreta capace di generare cambiamento?
Attraverso i contributi di esperti e testimoni diretti, ci interrogheremo sul nostro compito nel mondo, per riscoprire il significato di una vita generativa, intesa non solo come capacità di fare figli, ma come scelta di creare, accogliere e generare speranza.


Invito


Per approfondire

L’Italia, le paure e il 2050. L’imprevisto di periferia – Marina Corradi – Avvenire
“Abbiamo paura di un sacco di cose: dei cambiamenti climatici, di una guerra, dei flussi migratori, di un default dello Stato. Sembriamo una famiglia invecchiata che rimpiange una stabilità e un benessere perduti. La sola paura non apertamente espressa dagli intervistati è quella del declino demografico, di tutte, però, la più oggettiva.”

Natalità. Un cantiere di speranza. – Intervento di Papa Francesco agli Stati Generali della Natalità.
La nascita dei figli, infatti, è l’indicatore principale per misurare la speranza di un popolo. Se ne nascono pochi vuol dire che c’è poca speranza. E questo non ha solo ricadute dal punto di vista economico e sociale, ma mina la fiducia nell’avvenire.

Perché non vogliamo figli? – Vita.it
Un podcast con le risposte in viva voce dei dieci ventenni a cui VITA lo ha chiesto: risposte che fanno piazza pulita dei nostri cliché su giovani narcisisti ed egocentrici, ma pure del fatto che i figli i giovani li vogliono ed è solo il contesto che glielo impedisce


Sostieni il nostro impegno culturale

Siamo un gruppo di amici che volontariamente costruiscono dal 1979 una presenza culturale nella città di Rimini. L’oggetto del nostro lavoro è la persona e la sua ricerca di significato, attraverso la testimonianza di chi sa appassionare alla vita e alla realtà.

Sostieni il nostro tentativo, inquadra il Qrcode e dona ora tramite Satispay.

Condividi quest'articolo su:
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Iscriviti al nostro canale per ricevere comunicazioni e avvisi dei prossimi appuntamenti. Garantiamo un invio discreto di messaggi e sarai sempre informato sulle nostre attività!

PS: ricordare di attivare le notifiche, cliccando una volta nel canale la campanella in alto (di default disattivata)