La crisi. Pensavamo di esserne usciti. E invece da agosto c’è stato un altro brusco ritorno alla realtà. Italia sotto attacco degli speculatori, abbiamo letto sui giornali. L’incubo del debito pubblico. Dentro o fuori dall’Euro. Spread, default, agenzie di rating. Termini che fino a qualche anno fa sarebbero rimasti nelle pagine economiche dei quotidiani.
E invece la rabbia monta, ovunque spuntano indignados, anche eccellenti; il futuro sembra non avere nessuna certezza, soprattutto per i giovani.
Si parla tanto della crisi economica. E noi ne vogliamo parlare a partire dalla ragioni, dai numeri e dagli scenari per comprendere tutti i fattori di una realtà dura, che mette alla prova quello in cui crediamo, che sfida le certezze acquisite e il nostro bisogno di costruire, il nostro stesso desiderio di uomini; ne vogliamo parlare per verificare che forse la crisi non è il nostro destino ma come ha ben descritto Einstein: “L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno”.
Per approfondire tutto questo l’appuntamento è per il 28 ottobre alle ore 21.15 presso il Teatro Tarkovskij con Alessandro Berti, professore all’Università di Urbino (weblog http://johnmaynard.wordpress.com/) e Ugo Bertone, giornalista, già direttore di Finanza e Mercati (leggi i suoi articolo su IlSussidiario.net).
Qui potete trovare una serie di articoli con storie e scenari sulla crisi.